Laura Paoletti
Bianco. Pelle.
L'inchiostro, la macchia, la forma. L'istante.
Seta, leggero, fantasma.
Cielo, aria.
Respiro. Sogno.
Mare conchiglia sirena.
Sabbia.
Acqua onde profumo.
Fiore farfalla. Falena. Luce.
Luna notte buio.
Sonno. Morte.
Vita.
Madre, figlia, donna.
Leggero segreto.
Silenzio.
Disegnare è come ricamare il passato. Raccolgo oggetti, parole, visioni. Li rielaboro.
Ricreo nella mia mente una storia. Il disegno mi permette di riviverla. E poi di raccontarla.
Laura Paoletti è nata a Jesi nel 1985, vive e lavora a Civitanova Marche (MC).
Partendo da un dialogo costante con la letteratura, la poesia e la mitologia, la ricerca
artistica di Laura Paoletti si fa catalizzatore di immagini e visioni, resti del passato e
archetipi universali, proponendo un immaginario in bilico tra sogno e realtà, tra
apparizione e sparizione. Attraverso il disegno, l'acquarello e l'installazione l'artista
proietta l'io intimistico all'interno della storia, ponendosi così in relazione con lo
spettatore.
“[L'anima umana] Nessuno può vederla nella sua interezza.
I migliori tra noi catturano l'impressione di un naso, di una spalla, qualcosa che scompare (...)”
(V. Woolf, lettera a Gerald Bernan, 1922)
“Non c'è corpo che non si porti dentro la sua morte”
(L. Ravera, Piangi pure)